Per chi si sintonizza adesso, io ho sostenuto che il Pd dovrebbe stare all’opposizione (si veda qui) e Leonardo Becchetti mi ha risposto sul suo blog (si veda qui), argomentando che esiste uno scenario in cui il Pd prova a costruire un governo con M5S e ciò non solo evita disastri al Paese, ma può anche produrre delle cose buone. Nelle parole di Becchetti, ecco cosa potrebbe succedere: “Il PD prova a costruire un governo con M5S. L’asse del programma si sposta sul centrosinistra. Sui migranti non si va oltre Minniti. Si aumentano le risorse per il reddito d’inclusione. Si lavora sulla qualità della spesa pubblica con una spending review severa restando nei vincoli di bilancio (è il programma M5S). E soprattutto nessuno scenario greco e nessuna crisi finanziaria ed aumento del debito moralmente rigeneranti”.
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Il successo dei partiti anti sistema e il motore imballato dell’economia, con Lorenzo Codogno, il Sole 24Ore, 31 marzo 2018
L’Italia è un caso anomalo fra i paesi sviluppati perché da circa un quarto di secolo è il paese che registra i tassi di crescita più bassi. Quando un paese non cresce per un periodo di tempo così lungo, qualcuno migliora la propria condizione, ma molti altri la peggiorano. Di qui l’aumento dell’incidenza della povertà e l’elevata disoccupazione.
Il nesso fra la crisi economica e il successo dei partiti anti sistema non può essere meccanico, ma è evidente che questi stessi partiti hanno denunciato i tanti aspetti di una condizione sociale deteriorata e che questa è stata la chiave del loro successo.
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