Parafrasando Jane Austen, si potrebbe dire che è una verità e una verità universalmente riconosciuta che la legge di stabilità è poco coraggiosa. Lo dicono quasi tutti. Solo il Capo dello Stato, guardando alla sostanza delle cose, ha ammonito che va bene il coraggio, a patto che non sconfini nell’incoscienza. Tutti gli altri vorrebbero qualcosa di più. Tutti invocano una scossa all’economia, una frustata come quella che Berlusconi invocava, quando era Presidente del Consiglio, ma che non seppe mai dare. A fronte di tanta presunta cautela del governo, o, per meglio dire, a fronte dell’evidenza che i miracoli non li fa nessuno, molti cominciano a sospettare che ci sia addirittura un disegno politico neocentrista la cui trama si disvelerà appieno quando verrà alla luce la proposta di ritorno ad una legge elettorale proporzionale: il trionfo dei giovani vecchi della democrazia cristiana.
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