Così il caso Iacoboni svela il vero potere di Davide Casaleggio sul M5S (e non solo), di Nicola Imberti, Il Foglio, 9-10-2018

Il giornalista della Stampa respinto dalla convention di Ivrea perché “non gradito”. Al Foglio racconta: “È stata una scelta della Casaleggio che mostra su quante cose Di Maio non possa assolutamente decidere”

di Nicola Imberti,  9 Aprile 2018 alle 17:59

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L’economia migliora, ma l’Italia rimane il paese con la crescita più bassa. Pil procapite nel 2017 (1995=100).

Come mostra la tabella qui sotto, l’Italia è il paese con la crescita più bassa fra tutti i paesi OCSE. Cresceva meno degli altri prima della crisi; fra il 2008 e il 2013 ha sperimenato una recessione  più lunga e  profonda di quasi tutti gli altri paesi. Grazie a un drappello di imprese esportatrici e anche alle politiche messe in atto in questi anni, nel 2014 l’Italia ha cominciato a riprendersi, ma la crescita rimane di circa un punto al di sotto di quella degli altri paesi dell’Eurozona.

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La piattaforma Rousseau: perché questo filosofo piace ai 5S e non piaceva affatto a Bertrand Russell.

Ecco alcuni brani tratti da “Il Contratto Sociale” di Jean-Jacques Rousseau[1] che possono forse spiegare perché questo filosofo piaccia al Movimento 5 Stelle e perché invece non piacesse affatto a Bertrand Russell che, nella sua “Storia della filosofia occidentale”, scrisse una frase icastica: “Hitler è una conseguenza (“outcome”) di Rousseau; Roosevelt e Churchill, di Locke” (Russell B., A History of Western Philosophy. New York: Simon and Schuster, 1945, p. 685). Le sottolinetaure in neretto e i titoletti in corsivo sono miei:

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Le mie ragioni per dire che il PD deve rimanere all’opposizione: prosegue il dialogo con Leonardo Becchetti

Per chi si sintonizza adesso, io ho sostenuto che il Pd dovrebbe stare all’opposizione (si veda qui) e Leonardo Becchetti mi ha risposto sul suo blog (si veda qui), argomentando che esiste uno scenario in cui il Pd prova a costruire un governo con M5S e ciò non solo evita disastri al Paese, ma può anche produrre delle cose buone. Nelle parole di Becchetti, ecco cosa potrebbe succedere: “Il PD prova a costruire un governo con M5S. L’asse del programma si sposta sul centrosinistra. Sui migranti non si va oltre Minniti. Si aumentano le risorse per il reddito d’inclusione. Si lavora sulla qualità della spesa pubblica con una spending review severa restando nei vincoli di bilancio (è il programma M5S).  E soprattutto nessuno scenario greco e nessuna crisi finanziaria ed aumento del debito moralmente rigeneranti”.

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Il successo dei partiti anti sistema e il motore imballato dell’economia, con Lorenzo Codogno, il Sole 24Ore, 31 marzo 2018

L’Italia è un caso anomalo fra i paesi sviluppati perché da circa un quarto di secolo è il paese che registra i tassi di crescita più bassi. Quando un paese non cresce per un periodo di tempo così lungo, qualcuno migliora la propria condizione, ma molti altri la peggiorano. Di qui l’aumento dell’incidenza della povertà e l’elevata disoccupazione.

Il nesso fra la crisi economica e il successo dei partiti anti sistema non può essere meccanico, ma è evidente che questi stessi partiti hanno denunciato i tanti aspetti di una condizione sociale deteriorata e che questa è stata la chiave del loro successo.

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