MES, BEN VENGA LA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO, di Giampaolo Galli, 3 dicembre 2019, Inpiù.

Dopo il dibattito in Parlamento sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio,  Conte e Gualtieri non potranno non avvisare i partner europei che la ratifica della riforma del Mes da parte del Parlamento italiano non è del tutto scontata, anche perché – sia detto fra partentesi – non è scontato che questo governo sopravviva ai tanti motivi di contrasto che stanno emergendo fra i partiti della coalizione. Sarà cruciale al riguardo la risoluzione parlamentare che verrà votata prima del Consiglio Europeo del 12 dicembre. Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, sarà forse la prima volta che il Parlamento italiano si pronuncerà su una questione europea dopo un intenso, anche se sgangherato, dibattito pubblico.

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ALTO TRADIMENTO, LA (FALSA) ACCUSA DI SALVINI A CONTE, di Giampaolo Galli, Inpiù, 18 novembre 2019

Salvini accusa il premier Conte e l’ex-ministro Tria di alto tradimento – quindi meritevoli di galera –  perché a giugno avrebbero “firmato di nascosto, di notte, un accordo per trasformare il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, da Fondo Salva-Stati in Fondo Ammazza-Stati”.  Il comunicato di Salvini segue un analogo comunicato di Borghi e Bagnai che strumentalizzava in modo davvero stupefacente le mie parole in un’audizione alla Camera del 6 novembre scorso. Come stanno davvero le cose?

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Perchè non ha senso chiedere alla BCE di garantire il nostro debito pubblico. La mia (breve) risposta a Borghi.

Nel corso della mia audizione del 6 novembre scorso, il Presidente Borghi ha nuovamente sostenuto che la BCE dovrebbe garantire i debiti pubblici dei paesi membr dell’Eurozona. Qui la mia risposta (in breve):

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