Fanno bene le forze europeiste, anche in questi ultimi intensi giorni di campagna elettorale, a evitare una difesa retorica dell’Europa. Il richiamo ai grandi ideali di pace dei padri fondatori è sempre valido, ma dopo cinque anni di crisi economica convince poco. Dobbiamo guardare al futuro e dire quale Europa vogliamo. Alcuni argomenti degli euroscettici sono giusti – ad esempio che l’Europa ha reagito con grande ritardo alla crisi – ed è bene riconoscerlo, altrimenti ci si mette su un terreno difficile da difendere.
Leggi tutto ““Con il voto a Grillo caos garantito – L’idea di M5S è che o si fa default o ci si affretta a ristrutturare il debito” Galli Giampaolo su Europa – 17/05/2014″“Il debito si cura con le riforme – La via della ristrutturazione non è percorribile per la nostra economia” – Giampaolo Galli su Il Sole24Ore – 15/05/2014
Quasi tutti gli economisti, anche quelli più critici verso l’Unione Monetaria, respingono come troppo rischiosa l’ipotesi di una rottura dell’euro. Da ultimo, Joseph Stiglitz ha voluto chiarire che le sue proposte sono volte a salvare l’euro non certo di affondarlo. Rimane però sul tavolo un’altra ipotesi radicale avanzata dallo stesso Stiglitz e, in Italia, da Lucrezia Reichlin (Corriere della Sera del 14 maggio): la ristrutturazione del debito pubblico. Questa ipotesi gode di un certo credito anche fra alcuni autorevoli consulenti delle cancellerie europee per una ragione che ha ben spiegato Carlo Bastasin sul Sole 24Ore del 7 maggio. Oggi il mercato ci sta dando fiducia perché c’è abbondanza di liquidità nel mondo. Ma si tratta di una fiducia condizionata. Permangono i rischi di una reazione avversa dei mercati fino a quando il debito non inizierà chiaramente a scendere rispetto al Pil. Come dice Bastasin: “Per i prossimi dieci anni, almeno, l’Italia dovrà assicurare una differenza fra entrate e spese pubbliche (al netto della spesa per il servizio del debito) vicino al 5% del Pil. Senza un’economia che cresce, sarà politicamente impossibile”. Ecco dunque il punto chiave. Dobbiamo riuscire a convincere chi investe nel nostro debito che per un lungo periodo di tempo, almeno un decennio, saremo in grado sia di fare riforme per la crescita sia di tenere l’avanzo primario attorno al 5%, che significa tenere all’incirca in pareggio il bilancio complessivo. Se non riuscissimo a fare questo, la ristrutturazione del debito diventerebbe sostanzialmente inevitabile. Alla conclusione che questo sarà il destino dell’Italia arrivano coloro che non hanno più fiducia nel nostro Paese o che, come Stiglitz, rifiutano “l’austerità imposta da Bruxelles”. Questa conclusione è anche quella che sembra quasi dare un senso alle sconclusionate proposte del M5S. Beppe Grillo continua a ripetere che “il paese è già in bancarotta”. E se così fosse avrebbe certamente poco senso preoccuparsi dei conti pubblici. Presto arriverà la catarsi liberatoria del default.
Leggi tutto ““Il debito si cura con le riforme – La via della ristrutturazione non è percorribile per la nostra economia” – Giampaolo Galli su Il Sole24Ore – 15/05/2014″“Smettiamo di scaricare tutti i nostri problemi sull’Europa” – Giampaolo Galli su Europa 03/05/2014
Non stupisce che una parte rilevante dello schieramento politico, a destra e nel M5S, sia esplicitamente anti europeo o anti euro. La novità di questa campagna elettorale è che, almeno sino ad oggi, ha sostanzialmente sposato la retorica euroscettica anche una parte del Partito democratico, che pure ha una solida tradizione europeista e tuttora racconta se stesso come il baluardo dell’Europa in Italia in opposizione ai populismi nazionalisti della destra e del M5S.
Leggi tutto ““Smettiamo di scaricare tutti i nostri problemi sull’Europa” – Giampaolo Galli su Europa 03/05/2014″“Dagli anti-euro solo demagogia – L’uscita dalla moneta unica avrebbe effetti devastanti sull’economia” Giampaolo Galli su Il Sole 24 Ore – 29/04/2014
I partiti noeuro di vari Paesi si stanno attrezzando con pamphlet propagandistici e decaloghi che hanno in comune alcune parole chiave. Analizzandole una per una ne esce rafforzato il giudizio di quasi tutti gli economisti, anche quelli più critici nei confronti della moneta unica, i quali concordano che la rottura dell’euro, in qualunque delle sue possibili configurazioni, avrebbe conseguenze assolutamente devastanti.
Leggi tutto ““Dagli anti-euro solo demagogia – L’uscita dalla moneta unica avrebbe effetti devastanti sull’economia” Giampaolo Galli su Il Sole 24 Ore – 29/04/2014″Intervista a Giampaolo Galli sul DEF e sul Decreto Lavoro – Radio Radicale 18/04/2014
Giampaolo Galli su Radio Radicale parla del Documento di Economia e Finanza 2014, degli impegni di politica economica del Governo Renzi e del Decreto Lavoro in discussione alla Camera.
AUDIO DELL’INTERVISTA: