Categoria: Uscire dall’euro? Un suicidio
E’ sconcertante la superficialità con cui si discute di un’eventuale uscita dall’Euro. Chi la auspica o crede alle favole oppure non ragiona nell’interesse dei nostri cittadini. Uscire dall’euro significa caos economico e finanziario, fallimenti a catena, sofferenze sociali senza precedenti, austerità estrema, disoccupazione di massa e distruzione del risparmio. Abbiamo pochi mesi per convincere i tanti che credono a cattivi maestri e pifferai magici.
Italexit is not a Solution for Italy’s Problems – con Lorenzo Codogno, The European Financial Review, 15 maggio 2017
Beppe Grillo’s Five Star Movement riding high in the polls in Italy has led to speculation over the prospect of the country leaving the euro. Lorenzo Codogno and Giampaolo Galli argue that an “Italexit” would be a catastrophic scenario, with incommensurable economic, social, and political costs lasting for many years. They note that redenomination, and a likely default on debt obligations, would not be a solution to the problem of a high public debt and would produce significant financial and economic instability. A far better and less costly solution would be to address Italy’s underlying problems, allowing the country to survive and thrive within the euro by enhancing potential growth and economic resilience.
Leggi tutto “Italexit is not a Solution for Italy’s Problems – con Lorenzo Codogno, The European Financial Review, 15 maggio 2017”Bisogna migliorare l’architettura dell’Europa, Il Sole 24 Ore, 25 aprile 2017, di Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli
Uscire dall’euro sarebbe un disastro, ma non difendiamo lo status quo
di Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli
Caro Direttore,
Concordiamo con quanto scritto da Franco Debenedetti sul Sole 24Ore del 19 aprile nell’ambito dell’ #eurodibattito: non si può separare, come ha proposto di fare Luigi Zingales, la discussione sui costi/benefici dell’euro a regime da quella sui costi della transizione, nonché da un discorso più ampio di natura politica e prospettica.
Referendum sull’euro: M5S più che estremisti, ciarlatani, di Walter Münchau, Sole 24 Ore, 11 aprile 2017
Immaginatevi una lista di buoni propositi per il nuovo anno come questa:
1) non mangiare più cioccolata;
2) divorziare.
La trovereste assurda, giustamente. Se aveste veramente intenzione di divorziare, non lo appuntereste di certo in una lista. E anche se foste così pedanti, non mettereste il divorzio al secondo posto.
I veri conti di un addio all’Euro: ecco quanto ci costerebbe l’Italexit, di Ferruccio De Bortoli, Il Corriere della Sera, 11 aprile 2017
La leggerezza sconvolgente con cui si parla di una possibile uscita dall’euro dovrebbe farci riflettere sulla nostra innata tendenza a farci del male. Gratuitamente. Proprio quando l’economia mostra qualche segno di ripresa, c’è chi accarezza scenari catastrofici con colpevole sufficienza. Il no alla moneta unica è il grido di battaglia elettorale di Salvini e Meloni. Così come la tentazione di una valuta parallela (i certificati di credito fiscale) accomuna Cinquestelle a Forza Italia. Che cosa non si fa per raggranellare, ingannando la gente, qualche consenso in più! Proviamo ad immaginare, dunque, che cosa accadrebbe se un giorno l’Italia decidesse di rinunciare alla moneta unica.
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