Guicciardini, Cavour e l’uomo solo al comando: i nostalgici di Peppone e Don Camillo

Per anni abbiamo detto che il problema dell’Italia è la governabilità, che abbiamo bisogno di governi stabili, che con orizzonti  brevi, come quelli che hanno segnato la prima e anche la seconda repubblica, non si governa neanche un condominio, che le riforme necessarie per uscire dalla palude devono essere portate avanti con determinazione superando formidabili resistenza corporative.

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Se l’obiettivo fosse stato il consenso facile in vista delle elezioni, Renzi avrebbe rinunciato al progetto della buona

Se l’obiettivo fosse stato il consenso facile in vista delle elezioni, Renzi avrebbe rinunciato al progetto della buona scuola. Il fatto che non vi abbia rinunciato dimostra o che è tremendamente impolitico, il che appare poco credibile, oppure che si sta dando da fare per migliorare questo paese, anche al costo di perdere qualche voto. Gli scettici si mettano l’anima in pace.

Gravi i rischi se non passa l’Italiacum

Intervista di  Giampaolo Galli sui rischi connessi all’attuale passaggio parlamentare. Un appello alla responsabilità, alla luce delle gravi conseguenze politiche e istituzionali che deriverebbero da una crisi sulla riforma della legge elettorale. La mia previsione da economista sui fatti politici è che passeranno Italicum e riforma costituzionale. L’alternativa delle elezioni non la vuole nessuno. Non credo neanche la Lega e Forza Italia, figuriamoci la minoranza del PD.

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 Corriere della Sera 24.04.2015

Il debito pubblico è sostenibile. Bisogna fare le riforme.

Intervento  sul

“Documento di Economia e

Finanza 2015″

23 aprile 2015

PRESIDENTE.  È iscritto a parlare il deputato Giampaolo Galli. Ne ha facoltà.

  GIAMPAOLO GALLI. Signora Presidente, il Documento di economia e finanza delinea un sentiero stretto fra esigenze diverse. Da un lato, vi è l’esigenza di rilanciare la crescita in tempi brevi, sfruttando le condizioni favorevoli del quadro internazionale, dall’altro vi è l’esigenza altrettanto cogente di contenere e piegare la dinamica del debito pubblico.

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