Galli- Marè: Proposta INPS sulle pensioni tutta a carico dei giovani. Il Sole 24 Ore, 26 novembre 2015

Al di là di quanto è stato scritto in queste settimane, non comprendiamo come si possa dire che la proposta di riforma avanzata dall’Inps affronti la questione dell’equità fra le generazioni. Essa offre benefici solo alla generazione fra i 55 e i 67 anni con i due strumenti del reddito minimo a 500 euro per gli over 55 e del pensionamento flessibile dall’età di 63 anni.

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La proposta Inps non è il ricalcolo contributivo. Perché ha fatto bene il governo a respingerla. L’Unita, 09-11-2015

A differenza di quanto è stato scritto in questi giorni, la proposta Inps di riforma del sistema pensionistico non contiene il ricalcolo delle pensioni sopra i 3.500 euro lordi secondo il metodo contributivo. Questa è probabilmente una buona notizia dal momento che, come alcuni vanno ripentendo da anni, questo ricalcolo è concettualmente iniquo e praticamente inattuabile. È iniquo perché al 90enne di oggi glielo si sarebbe dovuto dire 40 anni fa che avremmo fatto questo ricalcolo, in modo da dargli il tempo e la possibilità di fare scelte di vita diverse riguardo a lavoro, età di pensionamento e risparmio. Il ricalcolo è inattuabile perché non esistono i dati retrospettivi sui contributi e non si possono obbligare i pensionati a rintracciare cedolini di 50 o anche 70 e più anni addietro. Evidentemente i collaboratori di Tito Boeri all’Inps lo devono aver convinto della materiale correttezza di questi banali argomenti. Per la precisione, la proposta di ricalcolo con il sistema contributivo fa ancora capolino, ma solo con riferimento alle cariche elettive (art 12, c. 10 della proposta pubblicata sul sito Inps).

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La ripresa è un fatto. Senza le riforme non sarebbe stata possibile. L’Unità, 31/01/2015

Nessuno più nega che in Italia sia in corso la ripresa. La Banca d’Italia stima per quest’anno un aumento del Pil nell’intorno dell’1%; per il 2016 appare sempre più realistica la previsione del governo di una crescita del 1,6%. Sappiamo che per tornare ai livelli pre crisi il cammino è ancora lungo, ma conforta molto il dato del Centro Studi di Confindustria sulla produzione industriale cresciuta a ottobre del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2014. Guardando al di là delle fisiologiche oscillazioni mese per mese, il trend dell’occupazione è straordinariamente positivo. Questi sono i fatti. La discussione verte su quanto la ripresa sia attribuibile a fattori esterni e quanto alle riforme del governo.

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Quale futuro per l’Eurozona. Le proposte delle Commissione Europea per attuare il rapporto dei Cinque Presidenti

Forse non si poteva fare di più. Forse è meglio un passo piccolo e molto incerto che l’immobilismo. Il fatto è che vi sono validi motivi per dubitare che costituiscano davvero dei passi avanti le proposte che la Commissione Europea ha reso noto il 21 ottobre scorso per dare attuazione al cosiddetto rapporto dei Cinque Presidenti presentato nel luglio scorso con la finalità ambiziosa di completare l’Unione Economica e Monetaria.

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