In mancanza di sostanziali progressi verso l’unione bancaria, il nesso fra rischio sovrano e rischio bancario rimane un serio elemento di preoccupazione. Al vertice del 28-29 giugno, i leader europei hanno licenziato con poche parole il pacchetto sull’Unione Bancaria: in particolare la proposta di un’assicurazione europea sui depositi (EDIS) è rimandata ad una fumosa tabella di marcia da sviluppare in futuro, e subordinata ad una preventiva riduzione dei rischi.
Leggi tutto “Dopo il vertice europeo, il meccanismo di trasmissione delle crisi è sostanzialmente lo stesso del 2011, Il Sole 24Ore, 12 luglio 2018”Categoria: Articoli e interviste
Perchè l’Italia è più vulnerabile che nel 2011, Inpiù, 12 luglio 2018
All’assemblea dell’Abi, Visco ha lanciato un allarme forte: lo sforzo riformatore ha perso slancio, sia in Europa sia soprattutto in Italia, e “davanti a una nuova crisi saremmo oggi molto più vulnerabili di quanto lo eravamo dieci anni fa”. Visco è uomo che misura le parole: se dice “molto” intende dire che la situazione è davvero pericolosa. In effetti il rischio di rottura è molto forte. In Europa, si è fatta la vigilanza unica sulle banche sistemiche – il che è un passo avanti straordinario -, ma non si è riusciti a fare altri passi avanti sull’Unione bancaria, in particolare in materia di garanzia dei depositi; quasi nulla si è sin qui riusciti a fare per migliorare la governance dell’Eurozona.
Leggi tutto “Perchè l’Italia è più vulnerabile che nel 2011, Inpiù, 12 luglio 2018”Lettera aperta di otto economisti: in difesa del risparmio e del lavoro degli italiani, Il Sole 24Ore, 10 luglio 2018
Il Sole pubblica la lettera di otto economisti con formazione culturale e opinioni diversi, ma che condividono l’idea che l’euro non possa essere messo in discussione.
Lorenzo Codogno, Giampaolo Galli, Alfredo Macchiati, Mauro Maré, Stefano Micossi, Pietro Reichlin, Guido Tabellini, Vito Tanzi.
I fondamentali del Paese sono solidi, ma i dubbi sull’euro peggiorano le condizioni finanziarie. Lo spread elevato è uno spreco di risorse pubbliche e rende più oneroso il credito bancario. Continua a leggere–>
Le culture riformiste alla prova: ripartire dopo il 4 marzo. 6-7-8 luglio 2018, Libertà uguale, Circoli Dossetti, ADM.
Movimento 5 Stelle e Lega non hanno soluzioni credibili ai problemi dell’Italia. E le loro proposte, oltre ad avere costi spropositati, sono inattuabili o inique. Le loro contraddizioni interne sono evidenti. Soprattutto sono evidenti i costi che questo governo sta già imponendo al Paese. Un’opposizione riformista che parli il linguaggio della verità e della serietà ha un ruolo impostante da svolgere. Qui le slides del mio intervento