“Io punterei tutto sull’Irap”. Così l’economista e deputato del PD Giampaolo Galli, ex direttore generale di Confindustria, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24. Galli precisa di “voler evitare di contribuire alla confusione di idee e di linguaggi che si sta impossessando del Parlamento e del rapporto tra gruppo parlamentare e Governo. Detto questo il consiglio che do al Governo, al presidente del Consiglio, al ministro dell’Economia è di puntare sull’Irap. L’Italia – spiega – ha un drammatico problema di competitività che blocca la nostra crescita e che si riflette anche sulla domanda interna a cui dobbiamo rimediare. Quei 15-20 punti, a seconda dei punti di partenza e dei metodi di calcolo, che noi abbiamo perso in termini di costo del lavoro per unità di prodotto negli ultimi 15 anni nei confronti della Germania”. In cosa dovrebbe consistere questo taglio? “L’idea che ho e che credo che sia sul tavolo non è di ridurre l’aliquota, ma di ridurre la componente lavoro all’interno dell’Irap”. In sostanza ridurre il sostanziale aumento dell’Irap all’aumentare del numero di occupati dell’azienda? “Esattamente. Tu devi incentivare le imprese che fanno nuovi occupati. Punterei tutto su quello”.
Riascolta qui l’intervento.
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